Fondo per la Non Autosufficienza. Criteri per il riparto delle risorse.

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LA FISH LAZIO PROPONE I CRITERI PER IL RIPARTO DELLE RISORSE

La Regione Lazio con DGR 239/2013 ha stabilito l’utilizzazione delle risorse del Fondo per le non autosufficienze, annualità 2013, per un importo complessivo € 23.952.500,00. Nell’incontro con la Consulta Regionale sulla disabilità sono state presentate alcune proposte relative ai criteri di riparto di detta somma. Nel merito si è segnalata l’esigenza di garantire la domiciliarità delle persone disabili, attraverso gli strumenti indicati nella delibera 239/2013. Il rilievo principale ha riguardato la necessità di fornire puntuale disciplina normativa alla materia relativa ai caregivers familiari, in quanto detta delibera prevede tale forma di sostegno, non ancora definita. Altro elemento di merito ha riguardato il finanziamento delle strutture residenziali (cosiddetto “dopo di noi“) per il quale è stata precisata la richiesta di finanziare solo “case famiglia”.

Rispetto tali elementi il presidente della FISH Lazio Dino Barlaam dichiara: “Risulta evidente la necessità prioritaria di garantire alla persona con disabilità di restare nel proprio ambiente familiare, sociale e dare prospettive per la realizzazione della propria vita adulta, compatibilmente con la propria autonomia, attraverso interventi finalizzati a realizzare la vita indipendente e contesti residenziali di tipo familiare all’interno della comunità. Il tema della domiciliarità ha necessità di essere meglio declinato attraverso il concetto di inclusione, finalizzando simili interventi alla partecipazione della persona alla vita della comunità sociale. Pertanto appare opportuno, soprattutto per le persone con disabilità intellettiva, che gli interventi di assistenza alla persona siano orientati a garantire tale partecipazione, andando oltre il concetto di custodia paternalistica. In tal senso assume particolare valore la sperimentazione e sviluppo di laboratori aperti e diffusi, coinvolgendo “attori” attualmente non considerati“.

Riguardo ai criteri di riparto è stato richiesto l’utilizzo di:

  • Criterio del vincolo di utilizzo. I fondi regionali vengono assegnati ai comuni con un vincolo di destinazione. Detto vincolo può essere ampio (es. assistenza persone non autosufficienti) oppure più stringente. Tale scelta si ripercuote sul grado di flessibilità degli interventi da realizzare. Si ritiene opportuno evitare l’utilizzo di un vincolo troppo generico, ma di definire gli ambiti di utilizzo, onde evitare eccessi di “creatività territoriale”. Una quota non inferiore al 25% da impiegare per l’utilizzo dell’assistenza indiretta.

 

  • Criterio di riparto; in base al numero di persone con disabilità beneficiarie di indennità di accompagnamento. Per le persone malate di Sclerosi Laterale Amiotrofica, esclusivamente in base al numero.

 

  • Criterio di equità. Nella definizione del riparto delle somme ai vari territori si suggerisce di determinare il criterio quantitativo di spesa massima finanziata per ciascun beneficiario in base a livelli di gravità da determinare nell’atto di riparto.

 

  • Criterio del costo standard. Definizione di valori economici di congruità della spesa (esempio costo/h assistenza diretta e indiretta, costo/gg/persona struttura residenziale e laboratorio socializzazione ecc.). Determinazione del limite del finanziamento ammissibile da parte degli enti locali in sede di rendicontazione alla Regione.

 

  • Criterio dell’implementazione. Previsione di quota di finanziamento per interventi in favore di persone attualmente non assistite.

 

  • Criterio di trasparenza. Realizzazione sistema informatico/telematico di catalogazione/monitoraggio/rendicontazione degli interventi finanziati e realizzati.

 

La Federazione auspica che le osservazioni presentate siano tradotte nell’atto di riparto, in modo da consentire un celere trasferimento dei fondi ai territori.