Una nuova disciplina per le persone con disabilità gravissima

 

E’ stata approvata con Delibera di Giunta Regionale 395 del 23 giugno 2020 l'”Aggiornamento delle linee guida regionali per la programmazione territoriale delle prestazioni assistenziali domiciliari in favore degli utenti in condizione di disabilità gravissima“, arrivato al termine di un percorso di concertazione tra l’Assessorato alle Politiche Sociali, le organizzazioni di rappresentanza degli utenti e le parti sociali, interrotto nel mese di marzo a causa dell’emergenza sanitaria e ripreso nell’ultimo mese.
L’aggiornamento delle Linee Guida in materia introduce alcuni importanti cambiamenti relativamente ai sostegni previsti (“assegno di cura ” e “contributo di cura“) con l’obiettivo di garantire una reale continuità assistenziale ai destinatari degli interventi (individuati dall’art. 3 del DM 26 settembre 2016) ed una maggiore equità sociale al processo di erogazione dei servizi. E’ importante ricordare al riguardo che, con DGR 108/2020 la Regione Lazio aveva incrementato le risorse statali destinate a questi interventi, con uno stanziamento aggiuntivo di fondi, pari ad € 5.300.000,00 per il 2020, ed € 7.000.000,00 per ognuna delle due annualità 2021 e 2022.


Tra le principali novità rispetto alla precedente normativa vi è l’introduzione di due criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni, quello della “continuità” dell’erogazione nei confronti di chi ha ottenuto il beneficio in almeno una delle due annualità precedenti (con importo minimo di € 800), e quello dell’assenza di altre prestazioni sociali e sociosanitarie, con il quale si intende assicurare il contributo a coloro che sono sprovvisti di ulteriori servizi nell’ambito del PAI.
La DGR 395 prevede che, dopo aver soddisfatto le richieste pervenute sulla base di tali criteri, sarà possibile per i distretti socio sanitari modulare l’entità delle prestazioni in modo differente, secondo parametri parzialmente diversi per tipologia del beneficio (“assegno” o “contributo” di cura) e utilizzando ulteriori criteri. Ad ognuno di questi ultimi (“grado di compromissione funzionale”, “integrazione con altri servizi”, “valore ISEE sociosanitario” e, per quanto riguarda il contributo di cura, la convivenza o meno del caregiver con l’utente richiedente) viene attribuito un valore specifico, che orienterà le valutazioni nella formulazione del punteggio finale per l’accesso alla graduatoria.
Opportuno ricordare che secondo il Decreto 26 settembre 2016 il caregiver possa essere anche una persona non famigliare.
Per quanto riguarda le persone con Sclerosi Laterale Amiotrofica gli importi possono essere aumentati di 300 €.


Altre novità inserite nella nuova disciplina riguardano:
– La scelta per i Comuni di procedere alla raccolta delle domande con avvisi aperti, quindi senza scadenza, oppure con scadenza (in questo caso dovranno prevedersi almeno due “aperture” nel corso dell’anno per la presentazione delle domande);
– La possibilità per la Regione Lazio di continuare ad erogare fino a sei mesi l’assegno di cura all’utente che si trasferisce in altra Regione; 
– La necessità per gli utenti di presentare nuovamente la domanda negli anni successivi solo se cambiano le condizioni socio-economiche, di salute, lo status del caregiver, il tipo di domanda e/o l’accesso ad altri servizi sociali.

Le nuove misure dovranno essere adottate con tutti gli avvisi pubblici emanati da oggi in avanti.