No a contrapposizione tra immigrazione e disabilità

EVITARE  STRUMENTALIZZAZIONI

 

E’ culturalmente inaccettabile mettere in contrapposizione i bisogni delle persone disabili con quelli delle persone immigrate. Questa impostazione è lontana da qualsiasi principio etico, fondandosi sulla difesa degli egoismi. L’azione delle organizzazioni delle persone disabili e delle loro famiglie si ispira al rispetto della dignità umana, comprese quella delle persone migranti. Le politiche sociali e, in modo specifico quelle in favore delle persone disabili vedono l’Italia fra le ultime nazioni europee in rapporto fra PIL e risorse investite. Una scelta che parte da lontano, con il progressivo disimpegno dello Stato, in favore di politiche caritatevoli, confermato dallo smantellamento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Le vicende del quartiere Tor Sapienza non debbono rappresentare il pretesto per l’utilizzo strumentale ed occasionale dei bisogni delle persone con disabilità. La FISH Lazio auspica un serio e stabile impegno delle istituzioni per contrastare situazioni di forte disagio e favorire l’inclusione sociale delle persone tutte, comprese quelle con disabilità e migranti.