NUOVA LEGGE REGIONALE SUI SERVIZI SOCIALI

 

PROPOSTE FISH LAZIO PER LA NUOVA LEGGE REGIONALE SUI SERVIZI SOCIALI

 

La FISH Lazio, federazione che raccoglie al suo interno numerose fra le maggiori organizzazioni di persone disabili e dei loro familiari, apprezza lo sforzo della Giunta e dell’Assessore per le Politiche Sociali nel rilanciare il tema dell’adozione di una nuova legge regionale sui servizi sociali. Necessaria, oltre che per ottemperare al recepimento della Legge 328/2000, anche per recepire numerose normative di settore che possono incidere nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini della nostra Regione.

Nell’ambito di tale osservazione intendiamo sottolineare la necessità di prevedere, per le politiche in favore delle persone disabili e delle loro famiglie, il rispetto della Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili, recepita con legge dello Stato 3 marzo 2009, n. 18. Pertanto nella stesura dell’elaborato sarà necessario tenere conto delle prescrizioni in essa contenute, ritenendo insufficiente la sola enunciazione di rispetto nella premessa e/o nell’articolato. Allo stesso tempo riteniamo necessario tenere conto della proposta di Piano di azione in favore delle persone disabili e delle loro famiglie, già approvato dal Governo e presentato nella IV Conferenza nazionale sulle Politiche per la Disabilità, tenutasi a Bologna lo scorso mese di luglio. Si invita a prestare particolare attenzione alla linee di intervento 3 “Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella società” ed alla linea di intervento 6 “Salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione“, in quanto strettamente correlate e compatibili con l’indicazione dell’integrazione socio-sanitaria.

Infine si rammenta l’esigenza di un coinvolgimento delle organizzazioni delle persone disabili e delle loro famiglie, che vada oltre la funzione di consultazione. Riteniamo imprescindibile che “Nulla su di noi senza di noi” vada tradotto in un ruolo da svolgere in modo attivo e riconosciuto, sopratutto nell’elaborazione del livello essenziale dell’informazione, segretariato sociale e supporto nella realizzazione del piano assistenziale personalizzato, valorizzando le esperienze e le professionalità esistenti in tali organizzazioni.