Il Volontariato italiano si auto convoca

 9 MAGGIO 2015

 

Quello del 9 maggio viene definito un “Un evento straordinario nella storia del volontariato italiano” da Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settoreun mondo che chiede alla politica maggiore attenzione sui valori, le richieste e le proposte proprie di una realtà che coinvolge milioni di cittadini.
L’auto convocazione – ha proseguito Barbieri – vuole rappresentare un momento di impatto, un’espressione forte di quello che il volontariato vuole essere in questa fase storica. Il 9 maggio rappresenta quindi l’inizio di una fase di una Mobilitazione che non si concluderà in un solo giorno, ma proseguirà “come un percorso partecipato che consentirà al volontariato di essere protagonista, di esprimersi e di proporre la propria agenda”.

Incisive anche le dichiarazioni di altri esponenti interessati: “Il 9 maggio – ha affermato Enzo Costa, Coordinatore della consulta del volontariato presso il Forum – il volontariato italiano alzerà la voce per dire le sue ragioni, che poi si traducono in ‘valori’, dal momento che sinora la politica italiana non lo ha fatto“.

La proposta di legge uscita dalla Camera – afferma Emma Cavallaro presidente della ConVol (Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato) – non tiene in alcun conto valori, richieste e proposte del volontariato organizzato. Siamo stati auditi ma non siamo stati ascoltati”.

Le ragioni dell’Evento sono ampiamente illustrate nel documento diffuso dai promotori e di cui riportiamo alcune parti:

La crisi economica, sociale, culturale e politica che investe il paese richiama alla necessità ed al protagonismo di quel variegato mondo della solidarietà che raccoglie 4,5 milioni volontari e che esprime centinaia di migliaia di organizzazioni. Parte così una fase di mobilitazione che, favorendo un’espressione plurale, definirà il messaggio che il volontariato indirizzerà a se stesso e all’intero Paese. […] “Il volontariato, capace di innervare da sempre le comunità territoriali di una presenza solidale, ha dunque bisogno di dare vigore e visibilità al suo pensiero, esercitando così quel ruolo politico che gli è proprio. Non si tratta di parlare di ciò che il volontariato fa ma di rendere evidente ciò che il volontariato “vede” nel presente e nel futuro.
La mobilitazione è quindi dentro la crisi che il Paese vive per il contrasto alla povertà e a tutte le forme di diseguaglianza sociale” […] È importante capire cosa ci si attende dal volontariato. Ma è anche irrinunciabile descrivere quale Paese il volontariato vuole contribuire a costruire. L’attuale processo di riforma normativa del terzo settore deve essere letto anche quale conseguenza di tali premesse e, in quanto tale, costituirà certamente elemento di riferimento del dibattito, a partire dall’esigenza di rimettere al centro di quel processo normativo l’azione civica, responsabile e volontaria, dei 4,5 milioni di cittadini che si impegnano quotidianamente per la comunità che vivono.”

Il primo appuntamento di questo percorso, è fissato quindi per il 9 maggio, dalle ore 10.00 alle 17.00 presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma – via Salaria 113.‎

L’auto convocazione del volontariato italiano è promossa da Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato (CSVnet), Conferenza permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato (ConVol), Caritas Italiana e Centro Nazionale Volontariato (CNV).

Per ulteriori informazioni:

Comunicato Forum Terzo Settore – Il Volontariato italiano si autoconvoca
forum@forumterzosettore.it

Documento Il Volontariato italiano si auto convoca